Un pò di storia......

Le api fanno parte della famiglia Gianoli già dagli inizi del secolo scorso.
Per i bisnonni Pasquale e Clemenza, l'apiario era una attività attenta e importante a integrazione dell'economia domestica e stazionava negli splendidi castagneti di Stova all'Orlo, antico nucleo di mezza costa a 580 mt. s.l.m in comune di Prata Camportaccio, dove i Gianoli risiedevano ed hanno risieduto fino al 1963.
Nonno Renzo ha mantenuto e continuato l'attività e la dedizione per l'apiario; papà Gianfranco l'ha necessariamente ridimensionata a passione e hobby, sempre però con dedizione, attenta cura e instancabile passione.
Negli anni '80 l'apiario è stato trasferito a valle: le arnie, divenute negli anni sempre più numerose, ed il tempo a disposizione sempre più limitato al solo dopo-lavoro, hanno imposto, a malincuore ma necessariamente, di lasciare Stova all'Orlo (l'Or) che ancora in quegli anni era raggiungibile solo a piedi percorrendo una mulattiera acciottolata, bellissima ma comunque scomoda e non più adatta a tempi e ritmi nuovi.
L'apiario e la sua conduzione, in cento e più anni, dai bisnonni Pasquale e Clemenza in quel di Stova all'Orlo a oggi, sono cambiati, lentamente ma inesorabilmente: nuove malattie sopraggiunte e debellate, normative, aggiornamenti e grande attenzione alla cura ed alla qualità richiedono tempo, dedizione e costante aggiornamento. Ben impegnativo ma gratificante perché le amiche api non danno solo miele, danno molto, molto di più.
Nel 2000, come quarta generazione e dopo anni passati da "garzone", prendo in mano le redini dell'apiario e della passione di famiglia, vivo le delusioni ed i problemi per alcune scelte fatte in prima persona e frutto di ovvia inesperienza, ma vado avanti con determinazione e passione, sempre memore degli incitamenti di papà Gianfranco. E il mio orecchio è sempre teso e attendo ai discorsi ed ai consigli degli amici apicoltori esperti.
E così, in questa storia Gianoli, ora mi ritrovo a lavorare in apiario con una passione unica che mai avrei immaginato potesse coinvolgermi così tanto.
Alessandro Gianoli
